Con il secondo decreto sul Jobs Act è stato dato il la alla nuova indennità di disoccupazione, che andrà a sostituire l’Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego introdotta con la riforma Fornero del 2012.
Il nuovo nome della prestazione sarà proprio“Naspi”, ossia Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, e sarà rivolto a tutti i lavoratori dipendenti, esclusi quelli del pubblico impiego assunti a tempo indeterminato e degli operai agricoli anch’essi a tempo indeterminato.
Requisiti e modalità di accesso alla nuova Aspi
Come specifica il decreto approvato dal governo, la NASpI è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti:
- Si trovino in stato di disoccupazione
- Possano far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione
- Possano far valere diciotto giornate di lavoro effettivo o equivalenti, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione
Sono inclusi alla prestazione anche quei lavoratori che abbiano rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
Come si calcola la Naspi dopo il Jobs Act
Per definire l’ammontare dell’indennità di disoccupazione che ha preso il posto della vecchia Aspi, introdotta con la legge Fornero del luglio 2012, bisogna rapportarsi alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni utili, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33.
Comunque, qualora la retribuzione resti pari o al di sotto dei 1195 euro al mese per il 2015, l’indennità coincide con il 75% dello stipendio, che può crescere di un ulteriore 25 percento del differenziale tra retribuzione mensile e importo riconosciuto, se la retribuzione va al di sopra della soglia individuata.
Quanto dura la Naspi
La riscossione della Naspi avverrà con cadenza mensile, per un numero di settimane che corrisponde allametà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Non vengono considerati, nello stabilire il lasso di tempo coperto dall’indennità, eventuali periodi di altre erogazioni simili.
Come fare domanda
La richiesta di accesso alla prestazione Naspi va presentata all’Inps per via telematica, entro il sessantottesimo giorno di cessazione del rapporto di lavoro e spetta a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Da maggio, arriva l’Asdi
Dal primo maggio 2015, poi, debutterà l’Asdi, il nuovo Assegno di disoccupazione che dovrebbe consentire un ulteriore accesso al welfare per quei percettori di Naspi che abbiano esaurito il periodo senza trovare una nuova occupazione.