Il Bonus assunzioni cambia veste. Con l’obiettivo di ridurre la disoccupazione giovanile e i vincoli di bilancio, stanno per essere varati un terzetto di incentivi che partiranno da gennaio 2017 in sostituzione delle agevolazioni previste dalla legge di stabilità 2016 e dal programma Garanzia giovani.
In arrivo, quindi, due decreti direttoriali su indirizzo del presidente Anpal, dove il piatto più ricco dovrebbe attingere dai fondi strutturali europei per le politiche attive 530 milioni da veicolare verso le otto regioni del Sud. Ai datori di lavoro che in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Molise e Sardegna assumeranno giovani disoccupati con contratti a tempo indeterminato o apprendistato sarà riconosciuto lo sgravio totale dei contributi previdenziali (con un tetto di 8.060 euro) per 12 mesi.
Obiettivo della norma i giovani tra i 15 e i 24 anni, e i disoccupati dai 25 anni in su privi di impiego da almeno sei mesi.
Il nuovo “bonus giovani” è invece un incentivo per le imprese di tutta Italia che assumono i cosiddetti “Neet” iscritti al programma Garanzia giovani: quelli con un’età tra i 15 e i 24 anni e quelli tra i 24 e i 29 anni privi di impiego da almeno sei mesi. Anche in questo caso 12 mesi di sconto totale dei contributi (fino a 8.060 euro) per i contratti a tempo indeterminato o l’apprendistato, che si dimezzano (sconto al 50%, con un tetto di 4.030 euro) per le assunzioni a tempo determinato e una platea di circa 60mila beneficiari.
Infine, la decontribuzione per le aziende che assumono a tempo indeterminato giovani dopo uno stage post-diploma o post-laurea, che si traduce in uno sconto triennale del 100% dei contributi fino a un tetto massimo annuo di 3.250 euro. Una versione rafforzata e più duratura nel tempo rispetto alla mini-decontribuzione prevista dalla scorsa legge di Stabilità per il 2016, che tra gli oltre 330mila beneficiari da gennaio ad agosto (ultimi dati Inps) ha registrato il 12,6% di giovani fino a 24 anni e il 17,3% di 25-29enni.
Lo sconto verrà riconosciuto nel limite massimo di spesa di 7,4 milioni nel 2017 (che dovrebbero salire a 40,8 nel 2018 e a 86,9 nel 2019) e si stimano circa 9.900 beneficiari per il 2017 e 18.900 per il 2018.
I nuovi incentivi puntano anche ad aumentare l’appeal del contratto di apprendistato, che già offre vantaggi al datore di lavoro in termini normativi ed economici, ma che non è finora decollato tra i giovani.